Il Presidente Diego Mosna al PalaTrento prima di una gara della sua Trentino Volley
Foto Trabalza
Trento, 24 marzo 2016
All'indomani della sorprendente qualificazione alla Final Four di Champions League, dal suo blog personale, www.diegomosna.it, il Presidente Diego Mosna racconta le sue sensazioni spiegando la genesi di questo nuovo progetto, sempre più giovane ed italiano.
Di seguito il testo completo del post pubblicato questo pomeriggio dal Presidente Mosna.
Sono giorni di grande euforia e soddisfazione, inutile nasconderlo. La doppia splendida vittoria nei Playoffs 6 contro il fortissimo Belgorod (formazione che solo due anni fa festeggiava il successo del trofeo) ha riportato dopo quattro anni Trentino Volley in Final Four di Champions League. Essere nuovamente nel gotha di quella pallavolo europea - che per tre stagioni consecutive, fra il 2009 e 2011, abbiamo dominato - è come riassaporare un piatto tipico dal gusto già chiaramente noto ma al tempo stesso con alcune variazioni di ingredienti che lo rendono ancora più delicato per il palato.
Rispetto alla squadra di quelle storiche ed indimenticabili stagioni ritrovo la stessa determinazione, cattiveria agonistica e preparazione accurata degli appuntamenti ma anche tanti elementi di novità che mi spingono a definirla la “Trentino Volley 2.0” e a vivere il tutto con rinnovato entusiasmo e curiosità. Il segreto delle tante vittorie di Società è sempre stato quello di cercare e trasformare in Campioni giocatori di buon livello che non avevano espresso ancora tutte le proprie potenzialità: gli esempi sono innumerevoli, penso per esempio a Birarelli, Raphael, Stokr – atleti arrivati a Trento con la voglia di diventare grandi sfruttando le loro indiscutibili qualità ma anche l’opportunità di crescere attraverso gli allenamenti, la cura dei particolari e gli stimoli quotidianamente offerti da staff tecnico e dirigenziale.
Da qualche anno però il trend è stato ulteriormente modificato e da qui parte l’idea di “Trentino Volley 2.0”: non andiamo più a cercare giocatori con queste caratteristiche in altre squadre perché… preferiamo costruirceli direttamente in casa!
La lista dei giocatori arrivati in prima squadra dopo aver effettuato l’intera trafila nel nostro settore giovanile è già particolarmente ricca: Filippo Lanza (arrivato a Trento quindicenne da Zevio Veronese) Simone Giannelli (bolzanino, nel vivaio dal 2010), Gabriele Nelli (di Lucca, a Trento dal 2009), Tiziano Mazzone (con noi da cinque stagioni) e Carlo De Angelis (unico giocatore assieme a Giannelli ad aver vinto scudetti in tutte le categorie giovanili con Trentino Volley), senza poi dimenticare gli altri nove che si stanno facendo le ossa in prestito fra SuperLega (1) e Serie A2 (8). Nomi ormai ben noti agli appassionati di pallavolo perché negli ultimi anni hanno saputo già dimostrare molto. Quando li vedo scendere in campo e dimostrare il loro valore sono particolarmente orgoglioso e sorrido: sono la dimostrazione che il nostro metodo di lavoro funziona bene e porta i suoi frutti.
L’approdo nella rosa di SuperLega di ben cinque elementi del nostro vivaio non è infatti casuale. In tempi non sospetti siamo andati infatti a visionare coi nostri tecnici giovani in tutta Italia durante il Trofeo delle Regioni e Finali Nazionali, li abbiamo selezionati, ci siamo confrontati con loro ed i genitori per capire se l’idea di arrivare a Trento fosse un interesse comune ma soprattutto non ci siamo limitati ad insegnare la pallavolo ma anche a stare in gruppo e a rispettare le regole.
Tant’è vero che oggi il nostro Capitano è Filippo Lanza (ragazzo eccezionale sotto tutti i punti di vista) mentre Simone Giannelli stupisce sempre per la maturità e predisposizione al lavoro che difficilmente un ragazzo della sua età, poco più di diciannovenne, possiede. Vengono da più lontano Gabriele Nelli, Tiziano Mazzone e Carlo De Angelis, pescati rispettivamente a Lucca, Roma e Formia con un lavoro certosino di scouting; diventa però difficile non considerarli a tutti gli effetti trentini doc perché qui hanno completato il ciclo degli studi superiori e stanno coronando il loro sogno. La pagina sportiva della Stampa di Torino in edicola oggi rimarca questa splendida identità italiana e giovane di Trentino Volley, regalandoci una grande visibilità mediatica ma soprattutto riconoscendoci quel lavoro che portiamo avanti da tanto tempo con grandi sacrifici, anche dal punto di vista economico, ma anche con grandi soddisfazioni.
Attendo con fiducia e grande curiosità il mese di aprile per capire dove sarà in grado di arrivare questa “Trentino Volley 2.0”, sperando che il meglio debba ancora venire.
Diego Mosna